Questo terzo volume, dedicato all'Italia meridionale ed alle sue isole maggiori, conclude la serie consacrata al tema de La villa dopo la villa, focalizzando l’attenzione su Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e, non ultime, Sicilia e Sardegna. L’opera mira a presentare, aggiornare e discutere lo stato delle conoscenze sulle ville tardoantiche (IV-VII secolo d.C.) nelle regioni sopra indicate, al fine di verificare la "tenuta" dei modelli interpretativi del fenomeno dell’occupazione delle ville durante la tarda Antichità e delle successive fasi di riuso e riconversione di tali insediamenti nel corso dell’alto Medioevo.
Il tema di questa serie non è di per sé affatto sconosciuto alla riflessione storico-archeologica. Tuttavia vari argomenti rendevano utile una ripresa del soggetto. Tra questi, in primis, l’intensa e diffusa attività di ricerca di campo, spesso facente ricorso a metodi d’indagine che, oltre all’affidabilità scientifica, si caratterizzano, almeno in teoria, per la comparabilità del dato archeologico come conseguenza del ricorso alla stratigrafia, all’archeometria, all’impiego di sistemi di datazione assoluta e all’applicazione di tecnologie per la raccolta e la processazione dei dati, fino ad arrivare, laddove possibile, alla ricostruzione virtuale di edifici e strutture.
Il quadro che emerge dai contributi riuniti risulta dunque quanto mai eterogeneo non solo per la varietà degli approcci metodologici e della scala dei contesti di studio presi in esame, ma anche per la qualità dei dati archeologici utilizzati. In molti casi, pur non potendo disporre di sintesi attendibili e aggiornate, come ad esempio per la Sardegna e la Campania rispetto a regioni come la Puglia e la Basilicata in cui una tradizione di studi ha fornito quadri d’insieme, gli elementi nuovi o le riletture del fenomeno proposti in questa sede confermano come un approccio globale allo studio delle ville romane sia necessario e possa apportare nuovi elementi di conoscenza anche per le ricerche storicoarcheologiche tra tarda Antichità e Medioevo.